Fotografi a confronto: Ansel Adams, Franco Fontana, Joel Meyerowitz.

"La fotografia della natura è la sfida suprema per il fotografo. E spesso la sua suprema delusione" 
Ansel Adams


Ansel Adams
Merced River, Cliffs, Autumn, 1939.
Silver gelatin print.

Sicuramente lo statunitense Ansel Adams è uno dei più celebri fotografi di paesaggio, attraverso i toni del bianco -bianco, nero-nero e grigio-grigio.
Fu ispiratore e teorico del sistema zonale, tecnica finalizzata alla controllata trascrizione in bianco e nero della realtà sul sistema  zonale, sono riunite nella serie di tre titoli tecnici  pubblicati dall’editore Zanichelli di Bologna: Il negativo, La stampa La fotocamera.
Dai picchi e le vallate dello Yosemite alla maestosità dei Canion dell’Arizona, dalle folte foreste di sequoie giganti, alle linee sinuose dei fiumi, le riproduzioni di Adams trascendono la semplice documentazione, rilevando la sublime magnificenza della natura, l’esperienza stessa della bellezza.
Prima di dedicarsi alla fotografia nel 1927, Adams aveva studiato pianoforte e compose molti dei suoi paesaggi conservando un approccio musicale.
L'American Board of Geographic Names ha dedicato a Ansel Adams una delle più alte vette della Yosemite National Park, la riserva all'interno della quale lo stesso fotografo svolse una gran parte del proprio lavoro: la geografia statunitense comprende ora anche l'Ansel Adams Mount, testimonianza eterna del suo grande impegno e amore in difesa della natura.







Non esiste quello che vedete, esiste quello che fotografate
Franco Fontana


Franco Fontana
Paesaggio

Nato a Modena nel 1933, Franco Fontana è tra i fotografi italiani più stimati  a livello internazionale. Considerato un “maestro del colore”.
L’uso personal del colore, squillante e vivo, reale e astratto unito all’originale interpretazione del paesaggio, letto spesso attraverso strutture geometriche essenziali, lo ha portato alla notorietà internazionale.
Dalle sue foto si può certamente notare che le sue  maggior fonti di ispirazione sono la natura e la luce dalla quali sono nati i famosi paesaggi, dove l’uomo è un’ombra che si confonde con essi, dove il corpo e gli oggetti assumono la leggerezza e l’inconsistenza di fantasmi.



Tutto quello che io sono, tutti gli anni della mia vita e della mia fotografia, tutto si concentra quando premo l’otturatore. Se pensi di poter fotografare senza di essi, ottieni una fotografia vuota [...] senza significato. Nessun significato. Quelle immagini sono segni del fatto che per un breve momento nella vita hai avuto piena coscienza. [...] E se puoi metterli a fuoco [...] vedrai il tuo fuoco particolare, la tua firma, e saprai che tu sei il significato

Joel Meyerowitz - Città e Destino


Joel Meyerowitz

Joel Meyerowitz nato nel 1938 a New York è un fotografo di strada che iniziò con la fotografia di a colori nel 1962. Fu uno dei primi  ad usare questa tecnica in un periodo in cui era presente una forte resistenza verso l’idea del colore nella fotografia. Fu uno dei primi ad utilizzare il grande formato per questo genere di fotografie.
Per i fotografi del suo periodo ritrarre i dettagli ordinari delle strade era diventata una sfida e Meyerowitz  scelse di basarsi su una divergenza, quella tra il grigiore e la luce. Maggiore era la divergenza, più efficace sarebbe risultata l’immagine.